26
- Agosto
2023
Posted By : admin
08. La storia che si fa tradizione: Il Mastrogiurato

Una chiacchierata con il presidente dell’Associazione Culturale “Il Mastrogiurato” Mario La Farciola sulla nascita e l’evoluzione della rievocazione storica a Lanciano

Agosto è un mese particolare: il sole caldo, il mare pieno di bimbi festanti, la montagna ricca di risate e odore di brace, tutto condito dai tramonti rosso fuoco che riscaldano l’anima ma che hanno quel retrogusto amaro di fine stagione. Eppure, a Lanciano, la fine di Agosto è il periodo più bello dell’anno: la nostra città risplende, si colora di storia e ogni vicolo profuma di festa! Ad aprire le danze per il settembre lancianese, da più di quarant’anni, c’è la Rievocazione Storica dell’Investitura del Mastrogiurato, una manifestazione molto cara ai lancianesi, a cui la nostra Associazione è estremamente legata; ne parliamo con il presidente dell’Associazione Culturale “Il Mastrogiurato” Mario La Farciola.

Buon viaggio.

Mastrogiurato 2022 · Foto Federica Roselli

Bentrovato Mario e grazie per la tua disponibilità. Iniziamo questo viaggio: cos’è, come nasce e come si sviluppa a Lanciano l’Associazione Culturale “Il Mastrogiurato”?

L’Associazione Culturale “Il Mastrogiurato”  nasce nel 1981. Viene alla luce perché alcuni storici di Lanciano, tra cui l’Avvocato Gigi Russo, hanno condotto delle ricerche sull’antica Anxanum: ne venne fuori che nel 1304 il re Carlo II d’Angiò istituì in molte città del Regno la figura del Mastrogiurato, che era una carica elettiva destinata ad affiancare ed aiutare il Sindaco nelle sue funzioni.

Era una figura fondamentale per la nostra città, in quanto nel periodo delle fiere (nel corso dell’anno ce n’erano ben due: una a maggio e una a settembre) Lanciano era sovraffollata e quindi c’era bisogno di un ulteriore controllo per garantire il corretto svolgimento dei mercati, la sicurezza e l’efficienza della fiera. Soprattutto a quei tempi giravano persone di malaffare e il Mastrogiurato apriva e chiudeva le porte della città solo a chi riteneva giusto.

Quali sono i valori che hanno spinto i fondatori a creare l’Associazione Culturale “Il Mastrogiurato” e a riproporre la rievocazione storica a Lanciano?

Sicuramente, in primis, conoscere le radici della propria città, che è la cosa fondamentale: solo conoscendo a fondo le proprie radici si può valorizzare bene la città.

Nell’ 81, avevo 26 anni e ho partecipato per la prima volta come figurante: i vestiti erano stati presi in affitto a Cinecittà e ricordo la targhetta del vestito che indossavo io che riportava il nome di “Marcello Mastroianni”, un brivido mi percorre ancora al sol pensiero,   questo è un momento che non dimenticherò mai.

Il primo anno ricordo che eravamo 70 figuranti, è stata una cosa grandiosa, una novità per la città. Poi man mano la manifestazione è cresciuta così come l’affetto del pubblico e abbiamo iniziato a comprare i nostri primi vestiti e tutto ciò che ci serviva per rendere la manifestazione perfetta. C’è, ad esempio, un vestito realizzato con la pelliccia di ermellino, donato dalla famiglia di Tonino Giallonardo, ex Mastrogiurato e anche lui uno dei fondatori dell’Associazione, un pezzo di rara bellezza e immenso valore.

(foto di Zona Locale: https://www.zonalocale.it/2019/02/15/mastrogiurato-donato-all-associazione-l-abito-storico-di-tonino-giallonardo/)

Il primo anno c’erano 70 figuranti, quanti se ne possono annoverare nelle ultime edizioni? Com’è cresciuta l’Associazione nel tempo?

C’è stato un incremento esponenziale nel corso degli anni, ad esempio lo scorso anno eravamo sicuramente oltre 650 figuranti, in ogni caso ogni anno superiamo i 600.

Le nostre sono entrambe Associazioni che lavorano per la nostra città, secondo il presidente del Mastrogiurato, quali possono essere i valori che accomunano queste due realtà? Comunque nasciamo per dare valore alla nostra città e alla nostra storia, quali sono gli apporti che possono dare le nostre due realtà per far crescere ancora di più Lanciano?

Io credo che le Associazioni a livello locale e comunale siano tante, però ritengo che quello che ha fatto e continua a fare il Mastrogiurato, grazie anche all’apporto degli Sbandieratori e Musici di Lanciano, è qualcosa di completamente diverso e tutti e due sono fondamentali, anche perché andare soltanto con i figuranti potrebbe sembrare una processione, ma con i colori delle bandiere e il ritmo dei tamburi tutto assume un senso nuovo.

Ad esempio con voi siamo stati nel
2007 a New York e nel 2010 a Washington, lo ricordo come se fosse ieri e sono esperienze irripetibili. Abbiamo un invito sempre aperto al Columbus Day! Anche se è molto difficile tornarci perché è una manifestazione molto costosa ed i tempi sono cambiati ma chissà, forse un giorno riusciremo a provare di nuovo questa emozione.

Qual è l’esperienza più significativa per l’Associazione Culturale “Il Mastrogiurato”?

Sicuramente le esperienze sono tantissime, quella del Columbus Day e di Washington, come detto, sono le più grandi ma non bisogna escludere Visegrad: sono 23 anni che noi andiamo in Ungheria e loro vengono qui. Le esperienze in Germania, Francia, Slovenia, in Romania, in Polonia, alla Fiera Internazionale del Turismo a Parigi, … Classificarle è difficile perché ognuna ti lascia qualcosa di importante dentro.

Per noi girare il mondo è bellissimo: ogni piazza, ogni spettacolo ti fa sentire qualcosa di importante dentro, ma fare spettacolo sulla nostra piazza, casa nostra, è imparagonabile rispetto a tutto il resto. L’emozione e il coinvolgimento sono gli stessi? Qual è il punto in più che può dare casa propria?

Per qualsiasi figurante, dal più grande al più piccolo, l’importante è immedesimarsi nella parte che si fa, nel vestito che porti, fare bella figura. L’emozione di Lanciano e dell’Estero sono due emozioni completamente diverse ma due cose affascinanti: nella prima sei a casa tua, sai che stai facendo una cosa per la tua città, all’Estero è altrettanto affascinante perché stai rappresentando la tua città. Quando facciamo i cortei in giro per il mondo sentirsi dire “Viva Lanciano! Viva l’Italia!” è una soddisfazione molto grande. 

Cosa cambia nel passaggio fra figurante della prima edizione a la parte organizzativa? E, soprattutto per la parte organizzativa, cosa vi ha spinto ad organizzare la Settimana Medievale e quindi prolungare la festa?

La Settimana Medievale è nata con la voglia di innovare e di cambiare: quando hai una radice storica questa non te la toglie nessuno, ma se ci si basa solo su quello non si va avanti. Servono impegno e voglia di crescere per poter far fruttare una così grande ricchezza.

Passare da una sola sfilata, da un corteo che dura un pomeriggio, ad un’intera settimana non è stato semplice ma è una cosa che ci è venuta naturale: strada facendo ti accorgi che qualcosa devi modificare, devi crescere per portare a Lanciano tanta gente. Ogni anno la nostra manifestazione porta tantissime persone da tutto il Centro Italia, siamo collegati con almeno otto-nove Nazioni ed ogni anno ancora c’è la presenza di quattro-cinque di queste, vuol dire che qualcosa di buono è stato fatto. La considerazione che si ha del Mastrogiurato e quindi anche di Lanciano a livello nazionale è enorme, notevole! E il motivo principale è che la nostra manifestazione riesce a coinvolgere moltissimi giovani perché abbiamo lavorato con le scuole e continuiamo a farlo e abbiamo questa radice storica che ci aiuta e che i giovani vogliono conoscere, vogliono sapere della città e quando abbiamo fatto il primo incontro nelle scuole, siamo andati in un liceo e ci siamo trovati nell’aula 70/80 ragazzi dai 15 ai 18 anni. Un po’ ci siamo spaventati ma per un semplice motivo, abbiamo pensato: “ci massacreranno perchè non ci vogliono ascoltare”. Invece siamo rimasti impressionati dall’attenzione che ci hanno dedicato, dalle domande pertinenti sulla città, sulle origini e sul Mastrogiurato e questo è stato uno dei motivi che ci ha spinto a continuare anche gli anni successivi. 

Le altre città ci dicono sempre “come riuscite ad attirare tutti questi giovani?”, da loro non esiste nessuno sotto i 50 anni, invece i vestiti che finiscono prima da noi sono quelli dei bambini e dei ragazzi, che danno quel tocco di aria fresca, senza tralasciare ovviamente il grande apporto delle coppie mature che fanno una gran bella figura.

Quando sono stati istituiti i giochi del Mastrogiurato? E perché vengono fatti proprio quei giochi?

Sono stati istituiti negli anni 90, abbiamo iniziato con la pallacorda, un famosissimo gioco storico caratterizzato da una palla fatta con corde e stracci. Negli anni successivi invece con Gabriele Tinari, scenografo e direttore artistico, si è voluto creare dei giochi totalmente nostri, che evocassero gli antichi mestieri: le donne alla Fonte, il lavoro dei maestri vasai, agorai e funai e il tiro alla fune. Con queste prove di abilità e resistenza i Quartieri si sfidano, tutti in costume d’epoca, per guadagnarsi il trofeo dell’artista Vito Pancella, e il diritto a sfilare per primi durante il corteo storico della domenica successiva. Essendo Lanciano famosa proprio per le botteghe di artigiani, non potevamo non dare rilevanza al lavoro dei nostri antenati. 

Quindi ogni anno li riproponiamo, magari con qualche piccola variazione: proprio quest’anno inseriremo un altro gioco, per rendere più interessante e tenere sulle spine fino alla fine gli spettatori.

A proposito di settimana medievale, torcinello con cocco, cannella o nocciola?

Per me nocciola, anche se alla fine sono buoni tutti.

Tornando seri, prima del saluto finale, quali sono le volontà associative future? Qual è l’augurio che il Presidente Mario La Farciola fa alle nostre Associazioni?

Mi auguro che prima o poi ci sia una collaborazione con voi totale perché andare fuori sapendo che a Lanciano c’è un gruppo come voi, fa davvero male al cuore. Spero possa accadere presto di fare un’esperienza all’estero insieme.

Vi auguro davvero di crescere e migliorare sempre più: so che è difficile, ma la passione riesce ad aggiustare tutto. Spesso i ragazzi vanno fuori per l’università, le porte sempre aperte dell’Associazione sono sinonimo di casa e la loro presenza può essere una grande mano una volta tornati qui. Io dico sempre che bisogna creare un movimento di colori, di suoni che dia qualcosa a chi ti sta vedendo, l’emozione è ciò che conta. Quindi vi aspettiamo a braccia aperte!

Tenzone dei Quartieri 2022 · Foto Federica Roselli

Con queste parole di augurio si conclude anche lo speciale di Agosto: ringraziamo il Presidente e Amico Mario La Farciola per questa intervista e insieme vi aspettiamo domenica 27 agosto dalle ore 17.30 in piazza per la Tenzone dei Quartieri e il nostro spettacolo (di bandiera), da Mercoledì 30 agosto presso il Villaggio Medievale e Mercato Internazionale, dove saremo con il nostro stand pronti a rispondere alla vostre domande e curiosità, per concludere in bellezza Domenica 3 Settembre con la XLI edizione della Rievocazione Storica dell’Investitura del Mastrogiurato.

Grazie per il vostro tempo e a presto!

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